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L'analisi del volume riguarda l'esposizione dell'essere umano al "tempo" inteso come atmosfera o spazio, alla qualità specifica di diversi ritmi climatici. Una delle occasioni del volume è una critica all'"Essere e tempo" heideggeriano, in cui la temporalità è quella parcellizzata dell'individuo singolo, spazio privato che per Watsuji è ancora legato a un'idea di ego cartesiano. Per Watsuji, l'atmosferico - in giapponese fudo, "vento e terra" - è interfaccia del mondo e immersione pratica nella sua variabilità, naturale e umana. Una riflessione pienamente filosofica su un tema poco dibattuto dalla nostra tradizione di pensiero, espressione di una filosofia non europea, in grado di porre questioni proprie nel linguaggio dell'altro. Un riconoscimento filosofico della relazione tra uomo e ambiente in un mondo contemporaneamente locale e globale, un tema di attualità e urgenza crescenti.
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