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Un saggio agile e densissimo sulla natura del Taoismo, dalle lezioni di uno dei più brillanti studiosi dell’argomento
Il Taoismo è una delle filosofie fondamentali della cultura cinese, e propone l’idea dell’equilibrio e della circolarità degli opposti all’interno di un’unica entità universale, il Tao, la Via – quella da percorrere per giungere alla piena realizzazione umana e spirituale.
Pochissimi hanno saputo comprenderne la natura più profondamente di Alan Watts.
Tra il 1968 e il 1973 ha tenuto una serie di seminari, seguiti da un pubblico entusiasta, affascinato tanto dalla spiritualità orientale quanto dal suo modo di raccontarla.
Questo libro raccoglie le trascrizioni delle sue lezioni, raccolte dal figlio Mark, che rappresentano in certa misura il distillato dei suoi insegnamenti.
A distanza di anni, la lettura del Taoismo proposta da Watts non ha perso nulla della capacità di penetrazione e dell’energia che rendevano unici i suoi seminari.
Sei lezioni sul Taoismo, la Via, l’uomo e il mondo ci portano all’interno della sua visione, per imparare a guardare la realtà con gli occhi di chi ha trovato la sua strada e, cosa ancora più importante, ha saputo trasmettere i suoi insegnamenti alle migliaia di persone che volevano avvicinarsi a questa filosofia.
« Tao significa “Via” o “Strada”, la strada della Natura. LaoZi affermava che la realizzazione del Tao è nello tsu-jan, in sé stessa, per far passare il concetto di spontaneità.
Guardati intorno, osserva il mondo che ti circonda. Se ti avvicinerai ad esso con l’ignoranza del saggio, ti renderai conto di essere testimone di un evento grandioso. In altre parole, in questo modo originale di guardare le cose, non c’è differenza tra quello che stai facendo, da una parte, e quello che ti accade, dall’altra. Tutto fa parte di uno stesso processo.
Proprio come dentro di te avvengono i tuoi pensieri, all’esterno avvengono le automobili, e lo stesso si può dire per le nuvole e le stelle. Quando un occidentale ascolta queste riflessioni, pensa si tratti di una sorta di determinismo o fatalismo, ma questo avviene perché nella sua mente è radicata l’illusione. Pensa che quanto accade stia accadendo a lui, e questo lo porta a considerarsi vittima delle circostanze.
Ma quando comprendi l’ignoranza originale, non esiste più nessun tu separato da quanto sta accadendo, e dunque niente sta accadendo a te, tutto sta semplicemente accadendo. Quello che prima chiamavi tu fa parte di quello che sta accadendo, come ogni cosa fa parte dell’universo.»
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