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Witness opera a vari livelli. Prima di tutto, rimane una lettura avvincente. In secondo luogo, serve come introduzione alle idee, tra gli altri, di Gurdjieff, Shivapuri Baba, Pak Subuh e J.G. Bennett stesso, e in terzo luogo, è un resoconto onesto della vita spirituale di un uomo straordinario. Come storia di una vita sembra episodica: non vi è una carriera, nessuna continuità esterna manifesta. Nella sua vita spirituale, JGB sembra essersi spostato da un insegnante all’altro: Gurdjieff, Ouspensky, Madame Ouspensky, di nuovo Gurdjieff, Mohammad “Pak” Subuh, lo Shivapuri Baba. Sotto questi cambiamenti, comunque, vi era una continuità di scopo insolita: la ricerca di JGB della Liberazione Assoluta, di cui parla.
"Questo libro trae le sue origini dalla convinzione che una parte essenziale del dovere dell’uomo sulla terra sia di rendere testimonianza alla verità così come gli è stata rivelata. No n tutti sono chiamati a esprimere la propria visione della verità in un libro o anche a parole. I testimoni migliori sono coloro la cui vita stessa è prova che la realtà dietro le apparenze esteriori è supremamente giusta. La mia stessa vita sicuramente non è stata di questo tipo, ma gli avvenimenti di cui sono stato testimone nella mia esperienza personale mi hanno convinto che la parte più interessante e importante della realtà si trova oltre la portata dei nostri sensi e della nostra mente".
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