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Nell'Iran degli ayatollah che hanno vietato la musica, un bambino di sei anni sogna di passeggiare felice nell'orangerie di un castello tedesco in compagnia di Johann Sebastian Bach. Quel bambino oggi è un uomo, ha studiato al conservatorio in Italia, vive in Germania e si chiama Ramin Bahrami. È uno dei più talentuosi pianisti sulla scena internazionale e tra i maggiori interpreti contemporanei di Bach: le sue incisioni discografiche, dall'Arte della fuga alle Variazioni Goldberg, hanno sorprendentemente scalato le classifiche mondiali dei dischi più venduti come fossero successi pop. In questo libro Bahrami per la prima volta si racconta e i suoi ricordi fluiscono sciolti, dall'infanzia dorata e poi segnata dalla paura con l'ascesa al potere di Khomeini e l'arresto del padre, fino alla fuga in Italia, ai duri anni di studio e sacrifici coronati poi dal successo internazionale. Oggi Bahrami confessa di sentirsi impegnato in una vera missione: far conoscere l'opera di Bach a un pubblico il più vasto possibile, convinto com'è che la musica sia un modo per costruire ponti invece di steccati, un mezzo capace di «rendere il mondo un posto migliore per vivere».
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