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L'esperienza di una patologia dolorosa e invalidante costringe il noto scrittore e traduttore Tim Parks ad affrontare un lungo e accidentato percorso di ricerca della guarigione, fino allo spaesamento provato quando la medicina tradizionale riconosce di non avere più risposte. È a questo punto che Parks decide, vincendo la sua istintiva avversione, di intraprendere un cammino che lo condurrà all'incontro con la meditazione e all'acquisizione di una fondamentale consapevolezza: che la malattia non può essere ridotta alla sequenza clinica sintomi-diagnosi-terapia, ma è un evento che riguarda tutta la persona e il frutto, probabilmente, dell'incredibile sfasamento tra le creature che siamo e il modo (e il mondo) in cui viviamo. Di qui la necessità di ritornare al proprio corpo, di riportarlo alla quiete che la vana frenesia degli affanni quotidiani gli nega, l'unica strada per ritrovare l'armonia e il benessere.
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