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Incentrato sulle vicende della Grande Guerra, La pazzia di Dio prende le mosse da Borgo san Rocco, immaginario paese d’Abruzzo eletto a paradigma di una civiltà contadina prossima alla fine. La storia del protagonista, Andrea Sarra, corre tra il 1895 e il 1925, dall’infanzia ai trent’anni, rispecchiando quella di una generazione che visse un’esperienza estrema di dissolvimento e mutazione. Nello sguardo di Andrea, insieme ai bagliori di un mondo in fiamme, si riflettono i sogni, i desideri e gli errori di una gioventù obbligata a farsi vittima e strumento della medesima distruzione: quella generazione che, come scrisse Philip Roth, «in un solo minuto imparò più cose sulla verità di tutti i cercatori di verità del mondo». Paragonato per immaginazione narrativa a capolavori come Cent’anni di solitudine di García Márquez, la Recherche proustiana o Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, La pazzia di Dio è un romanzo di rara potenza, che racconta magnificamente l’ordinaria e straordinaria pazzia degli uomini
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