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A differenza di pensieri ed emozioni, che possono essere antichi e radicati, la volontà nasce ogni volta nuova. Usarla ci riconduce al qui e ora, al centro di noi stessi. La volontà descritta in questo libro è nuova anche perché si differenzia radicalmente dal concetto antico di un atteggiamento forzoso e autoritario. Qui la volontà è descritta nella prospettiva della psicosintesi di Roberto Assagioli, che per primo la riportò al centro della psicologia: una funzione che può affrancarsi da condizionamenti e abitudini, diventando libera. Fino a pochi anni fa di volontà si parlava poco in campo scientifico. Ora è spesso oggetto di ricerca, magari chiamata con un altro nome: autoregolazione, resilienza, funzione esecutiva, efficacia, autonomia. L'autore si collega a studi svolti su questi soggetti nei campi della psicologia e nelle neuroscienze, ma fa spesso riferimento anche a miti, filosofie e antiche tradizioni. Non stupisce che della volontà e dei suoi molti aspetti si parli in vari ambiti: è alla base delle nostre scelte, e, più di ogni altra funzione psichica, rappresenta ciò che noi siamo e ciò che vogliamo diventare. Un deficit di volontà può produrre disagi, squilibri e patologie. Può portare a un senso di scoraggiamento e inferiorità, a un'insicurezza cronica, a un'inconcludenza e a una frammentazione che minano l'esistenza. Ma il rimedio c'è. La volontà può essere sviluppata, e questo libro mostra alcune maniere in cui ciò è possibile.
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