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Introduzione, traduzione e note di Nicoletta Russello. "Non aspetti il giovane a filosofare,né il vecchio di filosofare si stanchi: nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per la salute dell’anima. Chi dice che non è ancora giunta l’età di filosofare o che è già trascorsa,è come se dicesse che non è ancora o non è più l’età per essere felici." – EPICURO (341 - 270 a.C.)
Un giardino aperto alle donne e agli schiavi, dove domina il vincolo dell’amicizia e la filosofia ha il compito di alleviare qualche sofferenza umana: questa la scuola retta da Epicuro per trentacinque anni e vissuta nella venerazione del maestro fino al IV secolo d.C. L’etica epicurea, il tetrafarmaco che libera l’uomo dalle paure e dai pregiudizi, ha affascinato i discepoli del maestro e ancora oggi è in grado di consolare e di indicare la via della saggezza: e il saggio, come Epicuro, non teme la morte, non è afflitto dalle incertezze e vive "come un dio fra gli uomini".
Introduzione, traduzione e note di Nicoletta Russello
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