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Un viaggio attraverso la musica della Summer of Love inglese, narrato da un giovane e intraprendente musicologo che si spinge a riscoprire la parte sommersa di quell’iceberg che è il pop psichedelico inglese, oltre le band maggiormente note come Pink Floyd e Beatles. Recuperando l’anima intima e originale del technicolor dream di un’intera generazione, Antonello Cresti esplora sia le formazioni classiche (Blossom Toes, Tomorrow…) che gli sperimentatori, il Sunshine Pop e i “miscugli magici” (Arcadium, Donovan…), rispolverando gli album di esordio degli insospettabili Bee Gees, Status Quo, Zombies, fino ad un provocatorio raffronto con la musica underground statunitense.
Cresti porta l’attenzione su band e autori inglesi determinanti per la storia della musica ma per lo più sconosciuti al pubblico italiano e soprattutto (“colpevolmente”) alla critica. Intento dichiarato dell’autore è quello di “incuriosire un pubblico potenziale verso una serie di progetti di valore assoluto, che, a dispetto del loro inconfutabile fascino, risultano di ardua reperibilità. […] Concepiamo dunque questo lavoro come un modesto “servizio” nei confronti di coloro che provano grande fascino verso una parola svuotata di ogni significato come appunto è il termine psichedelia”.
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