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Lo psicodramma non è fiction scenica, come il teatro tradizionale, con riti predisposti e attori professionisti, ma è il teatro di tutti, che riesce a condurre chi lo pratica verso la liberazione, realizzando appieno quello che Aristotele ha definito “catarsi”. La creatività può essere considerata come un riflesso del divino sull’umano. Jacob Levi Moreno parte dal dato empirico e parziale per individuare nella creatività l’elemento vitale di tutta la storia dell’universo. Nello psicodramma si realizza la creatività, non già fine a se stessa, ma caratterizzata da una “ricaduta” curativa, pedagogica e sociale sugli attori spontanei, specialmente se bambini o adolescenti.
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