Kalidàsa è considerato il più grande poeta dell’India classica, come Valmìki e Vyàsa lo sono dell’India antica. Notevoli le divergenze tra gli studiosi riguardo l’esatta collocazione temporale in cui collocarlo (l’arco va dal I sec. a.C. al VI sec. d.C.). In ogni caso, è considerato l’incarnazione ideale di tutte quelle tradizioni associate all’elevato livello artistico e culturale che contraddistinse il periodo classico dell’India: raffinatezza estetica, vitalità esuberante, esemplare prodigalità, discreta apertura spirituale, assenza di settarismi, natura indagatrice e curiosa, capacità artistiche di prim’ordine nel descrivere l’infinita gamma delle emozioni e dei sentimenti umani.
Pururavas, accogliendo la perfetta immagine di Urvashi, la immerge nel suo stesso fuoco e ardore, avvolgendola in un alone di magnificenza e di gloria che gli permette di rivelarsi nel mentre che cerca di interpretarla. Kalidasa possiede il dono del perfetto artista, che permuta in oro tutto quello che tocca.» SRI AUROBINDO.
Siamo lieti di presentare la traduzione in italiano di uno dei massimi capolavori della poesia drammaturgica sanscrita: il Vikramorvashiyam, o “URVASHI e PURURAVAS”.