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È in edicola il numero 103 di Nexus News Times. Affascinate percorso che vi condurrà in un viaggio volto non solo a rivalutare la società e le tecnologie del presente ma a guardare con occhi nuovi quello che è il passato della nostra civiltà. Infatti, se l’archeologia ufficiale sembra situare l’inizio della cultura alta intorno al 3000-3500 a.C., recenti scoperte dimostrano come in Anatolia (l’odierna Turchia), il sottosuolo custodisca da circa 12.000 anni, un’impressionate rete di cunicoli e grotte di dimensioni anche importanti, scavati da una civiltà estremamente organizzata. Sul perché, in un epoca tanto remota, intere popolazioni avessero collaborato per la creazione di un mondo sotterraneo, rimandiamo all’articolo “Indizi di una civiltà remota in Anatolia”.
Ciò che è certo è che, mentre le città sotterranee anatoliche vantavano un ottimo sistema di aerazione, non possiamo dire lo stesso degli ambienti in cui abitiamo e lavoriamo oggigiorno. Carichi in ioni positivi e poveri in ioni negativi, spesso gli spazi artificiali diventano delle vere e proprie camere a gas che minano la nostra salute fisica e mentale. Depressione, attacchi di panico, irascibilità ma anche cefalee e ipotiroidismo sono i sintomi della mancanza di aria fresca, sempre meno accessibile nelle grandi città. Cosa dire poi a tutti coloro che hanno di recente istallato un contatore “intelligente”? Diciamolo con la frase di una celebre canzone di De Gregori: “e tirano certe bombe che sembrano dei giocattoli, che ammazzano le persone ma risparmiano gli scoiattoli?” … e molto altro ancor
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