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C’è una lotta di classe, è vero, ma è la mia classe, la classe ricca, che sta facendo la guerra, e stiamo vincendo.” Warren Buffett, investitore finanziario, la terza persona più ricca al mondo.Dieci esperti che non fanno mistero della loro capacità di determinare le sorti del mondo si riuniscono in una lussuosa villa sul Lago di Lugano. Hanno come missione di redigere un rapporto che deve rimanere segreto. Sono gli stessi a cui, già una decina di anni prima, era stato chiesto di scrivere una relazione sullo stato del mondo ai tempi della contestazione del cosiddetto movimento “no global”: il Rapporto Lugano. È così che uno dei saggi più incisivi e radicali sulla crisi globale viene travestito da romanzo di fantapolitica. Questa volta la domanda a cui devono rispondere è forse ancora più brutale: “Viviamo in un’epoca di ineluttabile crisi, di declino e di definitivo collasso del mondo occidentale così come lo abbiamo conosciuto, o di rinascita di un rinvigorito sistema capitalista? E come possiamo fare per incoraggiare questa rinascita?”.
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