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Al desiderio di felicità che è in ogni uomo, non si può e non si deve rinunciare. La volontà di essere felici deve essere una scelta fondante del soggetto, mentre, sul versante della psicoanalisi, l’analista deve costruire più che analizzare, far emergere la forza creativa invece di cucire interpretazioni giustificative. Tratteggiando un nuovo tipo d’uomo, forgiato sull’immagine dell'artista, Rank ci dice che la felicità è possibile ma come atto di volontà.
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