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“A questo punto si dovrebbe entrare nel merito del suo trattato Sul dolore e mettere in luce l’intima connessione tra il ‘lavoro’ e il ‘dolore’. Questa connessione rinvia ai riferimenti metafisici che le si manifestano a partire dalla posizione metafisica della sua opera Il lavoratore”. Così Heidegger in occasione dei sessant’anni di Jünger, in un decisivo (quanto inquietante) passaggio de La questione dell’essere. Che riesce però in parte oscuro. Il loro confronto, infatti, è sempre rimasto vincolato a poche intensissime battute, quelle raccolte nel volumetto Oltre la linea, in mancanza di ulteriori attestazioni dell’Auseinandersetzung tra i due inconciliabili “Titani”.
Ecco allora che Ernst Jünger, il volume che presentiamo – e che raccoglie tutti gli appunti degli anni trenta, il Colloquio su Jünger (che Heidegger tenne con un ristretto gruppo di colleghi all’Università di Freiburg), un manoscritto sul concetto jüngeriano di forma del 1954 e ciascuna delle glosse manoscritte appuntate dal filosofo sulle sue copie di lavoro – colma finalmente questa lacuna, mettendo a disposizione del lettore italiano l’intera mole degli scritti dedicati a Jünger in cui emerge con assoluta chiarezza il ruolo di prim’ordine giocato dall’autore delle Tempeste d’acciaio nelle celeberrime pagine heideggeriane consacrate alla questione della tecnica.
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