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In era precristica per molti popoli il serpente era addirittura accreditato come creatura superiore, divina o semidivina. Nel bacino del mare Mediterraneo, esso era usualmente valutato quale creatura salvifica, ispiratore dell’immortalità, preludio alla resurrezione e creatura simildivina, incarnante profondi principi taumaturgici e curativi. Sorprendentemente questi attributi vengono riscoperti dalla sperimentazione omeopatica e i rimedi presenti nella materia medica sono indagati a fondo dall’autore. L’eccezionale potenza degli archetipi si dispiega così sotto gli occhi dello studioso a tutto beneficio dei loro pazienti. Un’opera accurata, informata e appassionata che colma una lacuna nella letteratura omeopatica internazionale.
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