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C'è qualcosa di profondamente sbagliato nel capitalismo. Ma, dopo il fallimento del socialismo di Stato, c'è un'alternativa? E quale? Da anni Michael Albert risponde: l'economia partecipativa. Cioè un sistema economico che, anziché su una competitività asociale, sull'egoismo individuale, sull'omogeneizzazione delle merci e sulla gerarchia aziendale, si fonda sulla solidarietà, l'equità, la diversità e l'autogestione. In questo suo ultimo libro, l'autore va oltre gli aspetti strettamente economici e delinea i tratti essenziali di una "utopia realistica", di una società possibile e auspicabile in cui abbiano un ruolo centrale le persone anziché il profitto. E suggerisce come ne verrebbero radicalmente trasformati il modo di lavorare, il rapporto con la natura, la scienza, la tecnologia, la famiglia, la cultura, l'arte, lo sport, l'educazione
Indice:
Prefazione di Salvo Vaccaro Introduzione
I. L'economia partecipativa II. La politica III. Le relazioni di parentela IV. Comunità etniche e culturali V. L'internazionalismo VI. L'ecologia VII. Scienza e tecnologia VIII. L'educazione IX. L'arte X. Il giornalismo XI. Lo sport XII. La criminalità XIII. Problematiche da investigare XIV. Strategie XV. Il marxismo XVI. L'anarchismo XVII. Aspirazioni XVIII. Dissenso
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