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Il mito di Narciso narra di come, davanti ad uno specchio, tendiamo ad identificarci con un'unica immagine di noi e di come questa fascinazione finisca per uccidere la nostra creatività e la nostra libertà di essere altro. Nell'ottica di un processo di conoscenza di noi stessi, sia i Tarocchi che lo Zodiaco, questa è la tesi del libro, possono essere utilizzati come un prezioso strumento evolutivo. Come un sistema di specchi dove poter osservarci da una distanza sufficiente ad interrompere almeno per un attimo il sonno: l'ipnosi, l'identificazione ad un solo punto di vista, così da restituirci qualche libertà di scelta, un po' di consapevolezza relativamente a noi stessi e ai percorsi interiori che per via analogica ci collegano all'universo mondo.
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