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Come i loro coetanei d’Oltreoceano o della fredda Scandinavia, si fanno crescere i capelli e li acconciano a caschetto, iniziano a indossare camicie paisley e a portare i Chelsea Boots, gli stivaletti a punta in voga ai tempi dei Beatles, segni di riconoscimento tra i carbonari di quell’arte. Ma soprattutto imbracciano gli strumenti e li accordano sui meravigliosi suoni di due decenni prima: l’urgenza espressiva del garage, la vitalità del beat, il fascino multicolore della psichedelia. Eighties Colours ripercorre tutte le tappe del movimento neo-Sixties che per sei anni rivitalizzò la scena musicale italiana: un circuito indipendente da cui uscirono decine di dischi, fanzine e fogli di controinformazione, e si organizzarono concerti e tour. Attraverso la viva voce dei protagonisti di allora e con un apparato iconografico senza precedenti, questo libro ci trascina nell’atmosfera di febbrile eccitazione, di entusiasmo e di spontaneità di quegli anni irripetibili e naïf.........
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