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Il Tao che può essere seguito non è l’eterno Tao. Il nome che può essere nominato non è l’eterno nome. Senza nome è l’origine del Cielo e della Terra, quando ha nome, è padre e madre di miriadi di esseri e cose. Così, costantemente senza desideri, puoi vedere il mistero, costantemente desiderando, vedi le manifestazioni. Sono la stessa cosa, ma quando si manifestano portano nomi diversi. L’unità è il mistero, mistero nel mistero. Uno dei testi più saggi mai scritti e uno dei più grandi doni mai fatti all’umanità riproposto al pubblico italiano grazie alla preziosa traduzione di Paola Giovetti nell’interpretazione di Enzo Decaro con le Ambientazioni Sonore di Riccardo Cimino.
In poche e illuminanti massime, utilizzando la forza del paradosso, Lao Tse, in quest’opera tanto semplice quanto profonda, illustra la sequenza con cui da un Tao misterioso e indefinibile hanno avuto origine tutte le cose del mondo e, fra queste, l’uomo.
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