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Cent'anni di psicoanalisi e il mondo va sempre peggio", scriveva James Hillman. Sembra che il nostro quotidiano sia sempre più affannato e incerto nonostante il proliferare di conoscenze e tecniche psicologiche. Le nuove scoperte scientifiche e il progresso tecnologico non hanno reso l'uomo né più sapiente né più felice. La felicità, riportava Victor Frankl, il padre della logoterapia, "è una farfalla che si posa sulla tua spalla quando hai smesso di rincorrerla".
Il compito di un "vero" percorso evolutivo della coscienza e di ricerca della felicità, non può essere solo incentrato sullo stare meglio, in quanto il suo fondamentale compito si riassume nella ricerca interminabile sia a livello psicologico che spirituale della verità, di una "nuova visione delle cose" e di un ritrovato modo di amare.
La paura della nostra finitezza ci ha reso arroganti. Ma la via spirituale ci indica una strada per evitare i pericoli dell'idolatria e della disperazione, della vertigine del nulla e di un destino senza luce e senza speranza.
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