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Giorgio lvanovitch Gurdjieff, di origine greco-armena ma cittadino del mondo, è stato Iatore e autore di un insegnamento mistico che si proponeva di permettere, incoraggiare o costringere l’uomo a intraprendere un cammino evolutivo. Dopo aver creato centri di studio a Tiflis, a Costantinopoli, Berlino e Londra, si stabili nel castello del Priorato di Avon, presso Fontainbleau. Qui accorsero, numerosi, suoi allievi e discepoli, alcuni dei quali personaggi di spicco nella cultura e nella società del tempo.
I suoi insegnamenti erano evidentemente basati su riti orientali e su pratiche dei dervisci, mentre la sua filosofia attingeva al pensiero Sufi. Indipendentemente dalle grandi polemiche suscitate da Gurdjieff per i suoi « strani » metodi di insegnamento, polemiche ancora oggi non sopite, egli rimane pur sempre un personaggio notevole e misterioso del quale Rafael Lefort ha ripercorso con sagacia e dedizione l’iter formativo, che ha radici totalmente sufiche. Attraverso le diverse tappe di tale avventuroso percorso, l’Autore ricostruisce anche il contenuto e la sostanza del suo metodo: una « tecnica rapida di evoluzione » che permette all’allievo di progredire più rapidamente, appresa dai maestri sufi. Combinata con metodi personali e occidentali, essa ha dato luogo a quello che è poi divenuto « il sistema Gurdjieff ».
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