|
Gibran racconta in questo breve romanzo il sogno d’amore del poeta, ragazzo solitario e libero, per la gentile e bellissima Salmè, spezzato dalla brutalità di una società piegata a convenzioni sociali e vecchi pregiudizi. Un sogno soffocato, oppresso e vilipeso, ma non annientato. Il dolore anzi lo rafforza, così come rende tesa e vibrante la voce di un Gibran ancora acerbo, ma già sublime interprete e cantore delle passioni umane. La gioventù ha ali di poesia e nervi d’illusione che fanno volare al di là delle nuvole per vedere l’universo illuminato; ali che le tempeste dell’esperienza distruggeranno, facendo precipitare i giovani nello specchio stregato della realtà. Nelle anime il legame del dolore è più forte del vincolo della felicità e della gioia, e l’amore che viene lavato dalle lacrime rimane puro, bello e eterno(...)
|