Si sa ormai tutto del primo secondo seguito al Big Bang, ma nessuno s'era mai avventurato nel contesto precedente a quel momento. Lo fa Jan Val Ellam, dopo anni d'insistenza, per niente gentile, di alcuni emissari di colui che da sempre si dichiara "creatore dell Universo", quello che "è ciò che è", l'imutabile, Brahma, Javeh, Allah.
Con una sconcertante, inattesa, contundente e per niente "politicamente corretta" storia cosmogonica, Val Ellam ci presenta la versione a lui raccontata da AyaGraYel, assessore/clone del signore Javeh. Da noi conosciuto come "l'arcangelo Gabriele", è l'intermediario tra la volontà del suo creatore, e lo strumento terreno utilizzato per diffonderla tra gli abitanti del nostro pianeta. La "rivelazione cosmica" che ci viene offerta è quanto di più sorprendente ci si possa aspettare, e lascerà anche il lettore più attento, più esigente, a bocca aperta.