Questo libro è una finestra apersta sulla storia recente dell’India – un popolo di oltre 950 milioni di persone – negli anni della lotta pacifica per l’indipendenza dal colonialismo e per l’emancipazione degli "Intoccabili", considerati gli ultimi nella scala sociale indiana; emancipazione attuata anche con il supporto della religione, attraverso il Neobuddhismo di Bhimarao Ramji Ambedkar.
Dopo aver trattato del sistema delle caste, caratteristico dell’organizzazione sociale in senso gerarchico del popolo indiano, l’Autrice passa ad illustrare la situazione degli Intoccabili, analizzando il loro stato di degrado sociale e culturale, che interessa non meno di 130 milioni di persone.
Quindi, traccia la biografia di Bhimrao Ramji Ambedkar, padre della Costituzione indiana, fondatore del Neobuddhismo e artefice della emancipazione degli Intoccabili. A lui il Governo ha innalzato a Delhi, sulla piazza antistante l’edificio del Parlamento, una enorme statua, nel 1990 un suo grande ritratto è stato posto nel Palazzo del Parlamento, e in suo onore è stata coniata una moneta da 1 rupia. Si tratta, dunque, di un personaggio eminente dell’India moderna, la cui opera può essere paragonata a quella di Gandhi.
Tratteggiata l’attività politica di Ambedkar, il testo ne esamina diffusamente l’opera religiosa in favore degli Intoccabili, che egli volle si convertissero al Buddhismo, nella forma da lui proposta, dandone personalmente l’esempio, convinto che la condizione di Intoccabili fosse per loro una conseguenza di essere stati i seguaci del Buddha, il quale era stato oppositore dell’Induismo: egli venne cacciato dall’India e i suoi seguaci ridotti all’asservimento.
Ambedkar codificò il Neobuddhismo nel suo opus magnum The Buddha and his Dhamma, in 8 libri, qui ampiamente analizzati. Milioni di indiani hanno già aderito al Neobuddhismo, convertendosi in massa e facendolo divenire la terza religione dell’India, dopo l’Induismo e l’Islamismo.