Primo della grande opera di Pietro Ubaldi in ventiquattro volumi, questo libro può a buon diritto essere considerato il suo capolavoro. Guidato da una medianità ispirativa attiva e cosciente, Pietro Ubaldi poté attingere a fonti di conoscenza intuitiva, a correnti di pensiero contenenti grandi e sconosciute verità, rivelazioni capaci di fondere, in sintesi logica e unitaria, Scienza e Spirito.
Egli stesso affermò che la Noúri che lo ispirava era l’emanazione armonica ed organica del pensiero infinito di Dio. Solo così possono spiegarsi l’incomparabile bellezza delle sue pagine e le profonde verità che esse esprimono.
La cosa più notevole, anche agli occhi degli scettici, è il fatto che molte verità scientifiche enunciate in quest’opera con decenni di anticipo, trovarono più tardi la loro conferma, e molte altre se ne stanno scoprendo giorno per giorno. L’Universo si manifesta agli occhi dell’uomo come unitaria e vibrante immagine di Dio, in cui tutto è sottoposto ad una invisibile ma ineluttabile legge evolutiva.