Esoterismo indica dottrine e metodi più o meno segreti poiché si presume che eccedano le capacità limitate dell'uomo comune; va tuttavia spiegato perché questa prospettiva sia possibile, anzi necessaria, e come convenga ai diversi piani dell'esistenza umana.
Si potrebbe obiettare che è contraddittorio divulgare realtà così precarie per quanto concerne l'intelligibilità; risponderemo con i cabalisti che val più diffondere la sapienza anziché lasciarla nell'oblio, a prescindere che ci rivolgiamo solamente a chi vuol leggerci e comprenderci.
Pare che divenga sempre più difficile ammettere - nella visuale ideologica del «nostro tempo» - non soltanto che una certa religione sia l'unica vera, ma pure che ne esista una vera, qualunque essa sia; se le religioni hanno una parte di responsabilità in questa situazione - in dipendenza delle limitazioni umane - la si può trovare nei limiti della loro cosmologia e della loro escatologia e anche del loro esclusivismo.
Le tesi religiose non sono certo errori, bensì frastagliature causate da una particolare opportunità mentale e morale; si finisce con lo scoprire la frastagliatura ma si perde in pari tempo la verità.
Unicamente l'esoterismo, riferendosi alla verità totale, è atto a spiegare la frastagliatura e a restituire la verità perduta; esso solo è in grado di dare risposte che non siano né frammentate né compromesse in anticipo da un'angolazione confessionale. Come il razionalismo può togliere la fede, così l'esoterismo può ridarla. (dall'Introduzione dell'Autore)