Questo interessante saggio illustra le origini comuni dei celti e degli elleni, entrambi accomunati da un ceppo di provenienza: il loro incontro avvenne intorno al III millennio a.C. fra Ucraina e Danubio.
I due popoli elaborarono costumi sociali simili intorno al VI-VII secolo a.C., sia un ciclo mitologico che risale a prima di Omero ed Esiodo, i primi poeti "storici" greci. Nei miti comuni si possono rintracciare costumi comuni, anche se i cicli di riferimento sono diversi: quelli greci sono classici, quelli irlandesi risalgono a molto dopo, il 700-800 d.C., cioè quando vennero trascritti, dato che in precedenza erano soltanto narrazioni orali.
Ma proprio il prendere in considerazione i "valori" più che i fatti, consente di effettuare un parallelo, anche se non c'è una esatta coincidenza: un'indagine molto approfondita dimostra, ad esempio, che l'uso della decapitazione, o l'iniziazione omosessuale, o le feste orgiastiche, presenti nei miti celtici e appena accennate nei miti greci, esistevano in precedenza presso la società primordiale ellenica.
Il saggio è diviso in due parti: nella prima si effettuano i paralleli tra gli eroi celtici Celtchor e Brian e quelli greci Kephalois ed Herakles, nella seconda, assai più ampia, il parallelo fra Cuchulain e Achille. L'analisi è minuziosa, di alto livello e affatto noiosa, in quanto sono riportati ampi brani di leggende, miti e poemi d'indubbio interesse: nascita, educazione, tratti comuni, oggetti e animali caratteristici, le funzioni e proprietà, la morte dei due eroi sono seguiti passo passo e confrontati.
La conclusione è che Achille e Cuchulain sono perfettamente sovrapponibili e quindi l'origine dei due miti è identica. Esisterebbe, allora, per Sergent, una pre-Iliade, una pre-To Bo Cualnge in cui agiva un eroe originario da cui discesero sia Achille che Cuchulain.
I celti, dunque, la loro società, la loro spiritualità, non sono estranei al mondo europeo e indoeuropeo, né al contrario possono considerarsi gli antenati della civiltà europea e indoeuropea, essendo giunti nel Vecchio Continente insieme ad altre popolazioni, gli elleni in questo caso. Il che è una risposta sia per chi disprezza i celti, sia per chi, all'opposto, li esalta eccessivamente.