In questo monumentale saggio unanimemente apprezzato, Alwyn e Brinley Rees reinterpretano la tradizione celtica alla luce dei più recenti progressi nello studio comparato delle religioni, della mitologia e dell'antropologia, attraverso i testi di Dumézil, Eliade, Zimmer, Coomaraswamy, Campbell, Jung.
Ricca di idee illuminanti e interessantissime, l'opera costituisce un concreto e serio tentativo di penetrare la mente e il modo di pensare dei Celti, l'antica popolazione indo-europea originaria della Francia orientale e dei territori del Danubio che tra il VII e il III secolo a.C. si diffuse in tutta l'Europa centro-occidentale.
La Prima Parte del volume esamina gli aspetti caratteristi che contraddistinguono i vari Cicli di racconti di tradizione celtica e i personaggi più rilevanti che in essi compaiono. La Seconda svela la struttura cosmologica sulla quale erano intessute le azioni dei racconti.
La Terza, infine, consiste in un approfondimento dei temi di particolari categorie di racconti che parlano di concepimenti e nascite, avventure sovrannaturali, corteggiamenti e matrimoni, morti violente e viaggi nell'altro mondo, cercando di comprenderne la funzione religiosa e di afferrarne il significato trascendente.