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Il gesuita Athanasius Kircher si interessò di teologia, matematica, lingue orientali, fìsica, musica, egittologia, suscitando con la sua erudiziene l'ammirazione degli uomini colti del XVII secolo. Anche l'alchimia attrasse il suo interesse, la praticò e fu certamente in stretti rapporti con Cristina di Svezia e con il circolo ermetico di cui la regina era animatrice. Sperimentatore esperto, si cimentò in raffinate esperienze con storte e crogioli, anche se per lui il vero senso della Grande Opera fu sempre più trascendente che materiale, seguendo in questo una vocazione che lo spingeva verso una visione mistica delle opere della natura. Lo possiamo perciò considerare il padre, o uno dei padri, di quel filone della filosofia ermetica noto oggi come 'alchimia spirituale', e che ha ancora tanti seguaci.
La sua mente enciclopedica ed eclettica produsse opere voluminose, famose, non sempre facilmente accessibili: ricordo in particolare, tra le più note, l'Oedipus Aegyptiacus e il Mundus Subterraneus. Da questi testi, ed altri meno celebri, Anna Maria Partini ha estratto con accorta sapienza i brani che si riferiscono più specificamente all'ermetismo, introducendoli con erudite considerazioni biografiche e filosofìche che aiuteranno il lettore curioso a penetrare più facilmente nel complesso
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