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Le acquisizioni archeologiche e quelle storico-filologiche hanno mantenuta intatta la distanza tra l’uomo moderno e l’antico egizio. Il solo modo di gettare un ponte tra i due mondi è quello di far rivivere i documenti originali in tutta la loro freschezza, trasformandoli in tasselli vivi sul grande mosaico di base degli inevitabili dati nozionistici. È questo il motivo del presente “quaderno di schizzi e di impressioni” che, su una seria impostazione di tutto il materiale documentario, intende far assaporare al lettore il sottile gusto metafisico di una civiltà così raffinata, ma pratica ed essenziale a un tempo, quale fu quella dell’antico Egitto.
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