Quale storico delle origini cristiane, Daniélou si è interessato in particolar modo alle relazioni fra Giudaismo e Cristianesimo nelle loro prime manifestazioni. Egli non ha mai smesso di lavorare al riavvicinamento fra Ebrei e Cristiani, specie nella lotta contro l’antisemitismo, ma anche nella convinzione che l’insieme di Israele un giorno riconoscerà nel Cristo il compimento della sua speranza. Il Concilio Ecumenico, come la Conferenza di New Dehli, sono le espressioni di un dialogo fra Cristiani separati.
Ma vi è un altro dialogo, che dura da due millenni e che non è di minore importanza, quello fra Ebrei e Cristiani: il R.P. Daniélou è particolarmente qualificato per trattare questo dialogo. Quale storico delle origini cristiane, egli si è interessato in special modo alle relazioni fra Giudaismo e Cristianesimo nelle loro prime manifestazioni. Si troverà l’eco di tali ricerche nella prima parte del libro.
Del resto, membro per oltre trent’anni dell’”Amicizia giudeo-cristiana”, egli non ha mai smesso di lavorare al riavvicinamento fra Ebrei e Cristiani, in particolare nella lotta contro l’antisemitismo, ma anche nella convinzione che l’insieme di Israele riconoscerà un giorno nel Cristo il compimento della sua speranza. È a queste prese di posizione che corrisponde la seconda parte dell’opera.