Nel suo viaggio attraverso l'Italia contadina alla ricerca di pratiche terapeutiche di tipo magico-religioso, l'Autrice ha incontrato in ogni regione numerosi personaggi straordinari, a conferma del fatto che queste tradizioni non sono scomparse, ma sono ancora vive e operanti, anche se il loro significato no è più quello di un tempo.
In passato, infatti, il guaritore di campagna svolgeva un vero e proprio ruolo sociale, essendo spesso - nelle zone rurali - l'unico "operatore terapeutico", che tra l'altro curava anche gli animali. Oggi, invece, la gente si rivolge a lui soprattutto perché rifiuta la medicina ufficiale; e si può anzi riscontrare addirittura un ritorno a tali pratiche magico-empiriche, dovuto al crescente bisogno di sacralità, di magico e di occulto.
I guaritori di campagna agiscono - con risultati innegabili - mediante un insieme di riti suggestivi, di grande efficacia a livello psicosomatico. Paola Giovetti, nel descrivere gli incontri, fa rivivere l'atmosfera e l'ambiente in cui essi operano, e pone in luce i convincimenti, il carattere e il modo di esprimersi dei diversi guaritori.
Questo approccio diretto, con l'aiuto di numerose fotografie, porta il lettore a contatto immediato con questo mondo lontano e misterioso, che pure vive gomito a gomito con la civiltà del ventesimo secolo. A conclusione dell'opera, alcuni illustri studiosi di queste tematiche danno un commento ed una interpretazione del fenomeno dal punto di vista storico, sociologico e culturale.