In questo libro avvincente e lineare, l'Autore dimostra che “ognuno è artefice del proprio destino”, poiché ciascuno, con le proprie azioni, scrive le pagine del proprio libro della vita. Ogni uomo cammina su un tracciato che in parte non ha fatto lui, ma ha comunque una certa libertà di volere, decidere e agire, creando altre cause che, a loro volta, produrranno effetti di gioia o di dolore, di benessere o di sofferenza.
Pertanto, ciò che si definisce “destino” non è da attribuire ad altri che a se stessi. L’uomo evoluto è quindi un collaboratore cosciente del piano divino, che regola la vita universale e l’evoluzione individuale. L’Autore insegna dunque al lettore come divenire signore del suo destino, libero da costrizioni e imposizioni, poiché, come scrive un grande mistico; “per l’uomo giusto non vi è legge: egli è legge a se stesso”.
Gli avvenimenti della vita si svolgono regolati da una legge o avvengono per caso? Vi è una Provvidenza che, come un regista, dirige il tutto, oppure il tutto è lasciato a se stesso? Esiste un finalismo per ciò che accade nella vita universale e vi è un “destino” nell’esistenza dell’uomo?
Per rispondere a queste domande, l’Autore propone al lettore, come oggetto di riflessione, l’importante problema del “Destino”, del “caso” e della “Provvidenza”. Avere idee chiare su questi argomenti permette di vivere al di sopra delle agitazioni interne che travagliano la maggior parte degli uomini, pervenendo a quella serenità che consente di ricevere le vibrazioni più elevate dai piani sottili della vita. In tal modo, si progredisce pure più celermente sulla via della Verità.