La presente edizione, arricchita dal testo sanscrito, è tradotta e analizzata da Sri Aurobindo (1872-1950), uno dei maestri più eminenti del '900. Grazie al suo commento, frutto non della speculazione intellettuale ma della sua conoscenza spirituale, la Isa parla direttamente della natura dell'universo e del senso della vita umana in esso, riconducendo ogni cosa alla sua origine immanifesta.
Nel testo, che contiene la base filosofica dello yoga di Aurobindo, si ritrova l'essenza della visione spirituale dell'antica India, una chiave al Vedanta e una possibile risposta al mistero dell'esistenza.
La Isa Upanisad, venerata come una upanisad estremamente profonda e ispirata, è una delle più brevi ed enigmatiche.I suoi soli diciotto versi, che cantano la gloria del "Signore dell'universo" (Isa), incarnano l'essenza stessa del pensiero induista e, dato il loro stile ermetico, costituiscono una seria sfida per un'accurata interpretazione.