Fertilizzanti, pesticidi, una massiccia meccanizzazione, sementi migliorate: questi gli ingredienti della Rivoluzione Verde che, a partire dagli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, ha consentito di sfamare milioni di individui.
Quel modello sta oggi mostrando tutti i suoi limiti. L’agricoltura risulta essere uno dei principali responsabili del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, oltre che una delle cause più importanti della perdita di biodiversità, mentre nel mondo quasi un miliardo di persone è ancora sottonutrito.
State of The World 2011 presenta le soluzioni che, a tutte le latitudini, vengono sperimentate e applicate per incrementare le rese delle colture svincolandosi dai combustibili fossili, migliorando la lavorazione e lo stoccaggio dei cibi, tutelando l’ambiente e le comunità locali.
In questo scenario il ruolo delle donne nell’agricoltura dei paesi in via di sviluppo si sta rivelando determinante e a esso è dedicato un particolare approfondimento, mentre emerge il tema della riduzione degli sprechi alimentari, uno scandalo che da solo dovrebbe bastare a farci dubitare della bontà dell’attuale sistema.