“Non toccare” ripetiamo in continuazione. E, invece, i bambini toccano, sono curiosi di “sentire” come sia fatto tutto ciò che li circonda, nonostante siano frenati da noi adulti. Saper usare le mani significa saper creare fisicamente qualcosa, “saper fare”, l’abilità nelle dita si costruisce lentamente, ma deve essere stimolata e incentivata. I nostri nonni non erano tutti falegnami o muratori, ma la maggior parte di loro si è costruito casa e arredi da solo o con l’aiuto di familiari o vicini di casa. Ecco allora questo libro, per trasformare il cibo e la cucina in un gioco educativo in grado di stimolare lo sviluppo psico-fisico del bambino, la sua autonomia e la sua crescita.
Non sarà poi difficile passare dall’impasto dei biscotti alla creazione di un orto. Ma attenti: per cogliere questi obiettivi educativi non necessariamente servono una cucina o un parco. Come suggeriscono queste pagine, che integrano percorsi articolati e ricette semplici, bastano la disposizione giusta con un pizzico di creatività. Il nido è un luogo di grandi sperimentazioni sia per gli adulti che per i bambini.
Questo libro non è rivolto solo a chi lavora nel Nido o nella Scuola dell’Infanzia, ma a tutti coloro che si occupano di bambini: genitori, nonni, ma anche zii o baby sitter, perché non c’è attività proposta nei servizi per l’infanzia che non si possa sperimentare anche a casa e ad ogni età. In fondo, preparare un pasto, riconoscere un cibo sano e scegliere i prodotti migliori, organizzare il proprio tempo e i propri spazi, prendersi cura di sé e degli altri, sono le tracce di un’autonomia che è possibile stimolare sin dalla prima infanzia.