Molti sono i segnali che indicano che la scienza moderna è in crisi, nonostante molti cerchino di nascondercelo e di nasconderselo. Lo dice il sottile malessere che serpeggia da anni fra gli uomini di scienza. Lo dice lo stridente contrasto fra le migliaia di lavori scientifici sfornati quotidianamente e le poche vere grandi scoperte degli ultimi anni. Lo dice la sfiducia crescente dei pazienti nei confronti della medicina ufficiale. E le teorie dei grandi filosofi della scienza, come Karl Popper, non riescono più a dare risposte soddisfacenti.
Questo libro propone una tesi provocatoria: forse possiamo trovare le soluzioni ai problemi di oggi percorrendo un viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta del pensiero dimenticato di quegli Uomini che, dal nulla, hanno costruito i pilastri su cui poggia la cultura scientifica moderna. Quegli Uomini puntarono su una grande risorsa che la scienza moderna ha sistematicamente ignorato: le proprie capacità intellettuali e umanistiche, studiandole e perfezionandole con percorsi della mente che questo libro si propone di riscoprire.