Il volume copre una parabola che va dall'era paleolitica agli inizi della cristianità: assolutamente innovativo per approccio e profondità di sguardo, il testo non mira a essere definitivo, ma include aree normalmente escluse dai testi di storia dell'astrologia, come l'India e la cultura egizia ed ebraica.
Si propone quindi come una storia dell'astrologia in Occidente, e sfida l'idea ormai accreditata che l'astrologia sia stata inventata dai Greci, esplorando la possibilità di una sua origine nelle religioni del Vicino Oriente.
Da tempo atteso, questo ambizioso libro di Campion si prefigura come una pietra miliare nella storia dell'astrologia.