Abbiamo lavorato sodo, ci siamo concentrati sulla crescita senza limiti, e alla fine ci siamo riusciti. Abbiamo creato un nuovo pianeta, Terraa.
Anche se assomiglia a quello che abbiamo conosciuto, in realtà è molto diverso. È un mondo più caldo, squassato da tempeste, alluvioni, siccità e incendi di intensità mai viste. I suoi mari sono più acidi, e ovunque i ghiacci si stanno fondendo. Come se non bastasse, la nostra ossessione per la crescita e per la grandezza è alimentata dai combustibili fossili, una risorsa che oltre a esporci a rischi di ogni tipo, è destinata inevitabilmente a esaurirsi.
Su Terraa, questo nuovo pianeta, più duro e ostile di quello che conoscevamo come Terra, dobbiamo continuare a vivere. E per farlo, oltre ad abbandonare alcune delle abitudini che ci hanno portato fin qui, dobbiamo costruire società più piccole, solide e il più possibile autonome per quanto riguarda l’approvvigionamento di cibo ed energia. Non sarà facile, ma McKibben delinea con chiarezza la strada che dobbiamo percorrere per uscire dalla lunghissima adolescenza in cui ci stiamo crogiolando da più di due secoli e arrivare a una nuova e matura saggezza.