«Il genere umano, nel XXI secolo, si trova ad affrontare sfide impossibili da vincere solo grazie alla scienza o alla religione. Dobbiamo unire il nostro sapere spirituale alle conoscenze scientifiche se vogliamo sconfiggere la sofferenza. Il libro di Kazuo Murakami ci avvicina a questo traguardo». (Sua Santità il Dalai Lama)
Questo piccolo libro ha un contenuto rivoluzionario. Fino a oggi si è ritenuto che le caratteristiche genetiche trasmesse da una generazione all’altra fossero immutabili e inevitabili. Gli ultimi studi compiuti da ricercatori come Murakami hanno rivelato, invece, che i geni cambiano in risposta a diversi fattori. È vero che l’ereditarietà influisce sulle qualità e sulle abilità individuali, ma, sebbene questi tratti siano trasmessi geneticamente, i nostri geni sono dotati anche di un “interruttore on/off” che può attivarli.
L’“interruttore” viene azionato, per esempio, dall’esercizio fisico, dall’ambiente, dall’atteggiamento mentale e addirittura anche dalla risata (Murakami ha dimostrato che essa riduce significativamente i livelli di zucchero nel sangue dei diabetici dopo i pasti). Imparare quindi ad attivare geni positivi e a disattivare quelli negativi può aprire infinite possibilità per espandere il potenziale umano.
Ma lo scienziato giapponese si sofferma anche a riflettere sul sorprendente meccanismo della vita, perfetto, misterioso, controllato dal nostro codice genetico, e conclude che un ordine tanto superbo non può essere frutto di una mera coincidenza. Dietro l’armonia del mondo deve esserci qualcosa di più grande, un potere che in molti hanno chiamato “dio” e che lui, da scienziato, definisce “Qualcosa di Grande”, un’origine comune a tutto l’esistente che va rispettata trattando con dignità la vita in ogni sua forma".