Vissuto nel nono secolo durante la dinastia Tang, nell'epoca della repressione politica del buddhismo in Cina, Linji fu uno dei capostipiti dello zen. Lo spirito del suo insegnamento, osserva Thich Nhat Hanh, è in tutto ciò che si impara e si insegna all'interno della tradizione dello zen. Non scrisse mai, ma i suoi studenti raccolsero gli insegnamenti del maestro nella Raccolta del maestro Linji.
La traduzione e il commento di Thich Nhat Hanh alla Raccolta di Linji rendono il testo accessibile al lettore moderno senza alterarne il carattere ironico, diretto e anticonvenzionale. La raccolta è composta da due sezioni: le Battaglie zen, insegnamenti che il maestro impartiva la mattina sotto forma di domande e risposte, e i Discorsi della sera, in cui Linji spiegava e raccontava storie, in una forma meno criptica rispetto alle Battaglie.
Lo scopo dell'insegnamento di Linji era quello di combattere e scoraggiare la tendenza alla razionalizzazione eccessiva: lo studente poneva una domanda, ma lo scopo non doveva essere quello di accumulare sapere intellettuale. Fare la domanda giusta significava fare la domanda capace di distruggere i propri ostacoli.