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A chi nuocerei se osassi essere me stesso? Se mi assumessi il rischio di sentirmi bene? Di riuscire? Di crescere? Di prendere il volo? A chi devo dimostrare di essere diverso da quello che gli altri si aspettano da me? Cercando di rispondere a queste domande possiamo imparare molto su noi stessi. Un testo chiaro e ben strutturato, costellato di numerosi esempi tratti dalla quotidianità in cui tutti ci possiamo riconoscere. Un noto psichiatra ci invita a riflettere sul nostro io più vero, ricordandoci che tutti noi siamo "dotati" di una fenomenale creatività, di un'incredibile abilità e di un'esemplare tenacia nel creare e alimentare pensieri sabotatori che ci portano a dire o a fare proprio quello che non vogliamo. Lo scopo di questi pensieri sabotatori è di indurci a mettere in atto comportamenti, a pronunciare parole, a lanciarci in progetti che non corrispondono affatto alle nostre vere aspirazioni, al nostro io più profondo.
Solo riconoscendo questi autosabotaggi, tenendoli a bada e andando a cercare in che punto della nostra storia e, soprattutto, con quali problematiche di fondo sono entrati nella nostra esistenza, saremo in grado di liberarcene e di allentare la loro morsa, riguadagnando così l'accesso alla nostra parte migliore, a una maggiore creatività, a quella libertà di essere noi stessi che dà sapore alla vita.
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