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Dietro alla crisi e al travaglio di ricerca di quello che è stato detto l'autunno del medioevo, si celano intenzioni ben più profonde di quanto non appaiano nel quadro variegato e spesso suggestivo della vicenda esteriore dell'epoca... Ad uno studio di tali intenzioni sono dedicati i quattro capitoli del presente volume, i quali dovevano far parte in origine di un volume unico sulla cultura dell'anima nell'età moderna, che a causa dell'estensione si è preferito ripartire in due, formanti nel loro insieme la parte III dell'opera complessiva.
Riservandoci di presentare le modalità caratteristiche e gli scopi di una moderna educazione dell'anima nella prefazione di quell'altro volume, già quasi ultimato come manoscritto e prossimo quindi alla pubblicazione, ci limitiamo qui ad un accenno circa i criteri che hanno condotto alla scelta degli argomenti trattati. Nel clima ancor medievale delle opere di Wolfram von Eschenbach e di Dante si annunziano i germi di una nuova esperienza dello spirito che si è cercato di mettere in luce. La cultura dell'anima è una disciplina antica e nuova della vita umana. In quanto rispondente al bisogno dell'uomo di adeguare sé alla propria essenza, potrebbe esser detta l'arte di rendere umano l'uomo, il che essa persegue promovendo lo sviluppo individuale di quelle facoltà, grazie a cui esistono e si perpetuano nella storia umana l'anelito alla sapienza, il sentimento sociale ed estetico, e la disposizione alla pietà religiosa.
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