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Il corpo non è mai malato o sano, perché in lui si esprimono semplicemente le informazioni della coscienza. Di fatto il corpo non fa mai nulla di sua iniziativa, poiché deve la sua funzionalità a due principi immateriali che chiamiamo coscienza e vita, rispettivamente espressioni di anima e spirito. Siamo particelle che viaggiano al tempo stesso delle onde. Bloccare le emozioni, o non esser capaci di viverle fino in fondo, impedisce il movimento energetico della vita, portando sofferenza e malattia. Diventare osservatori distaccati delle emozioni generate da pensieri ripetitivi e automatici porta ad acquisire maggiore consapevolezza dei propri schemi, e permette di entrare in sintonia con l’onda quantica che, muovendosi nel campo della potenzialità pura, è aperta a tutte le possibilità.
Se avessimo potuto, fin da piccoli, vivere la rabbia, la gioia, la paura, la vergogna o la tristezza senza disapprovazione o senza avere angoscia di sentire il dolore, oggi non ci sentiremmo emotivamente inadeguati. Le emozioni sono il motore della vita. Far fluire le emozioni vuol dire entrare nell’onda quantica che permette di vivere liberamente nel “qui e ora”, al di fuori degli schemi, del giudizio e della lotta.
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