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Una raccolta di saggi che fruga tra le memorie e oppone a una cultura fondata sull'educazione sensoriale e sull'analisi scientifica, il seme dell'immaginario. Gli aneddoti che accompagnano il pasto, i racconti che ne fondano la storia, la letteratura dove, tacitamente, essa predica e commenta la voglia e il piacere, sono una parte misconosciuta del gusto. A essa e alle sue sorprese è consacrato questo Boccone immaginario. Della finzione, che fornisce la maggior parte degli spunti, si trovano, oltre che pagine illustri della letteratura, i sogni, le utopie, le curiosità e le barzellette, riunite nell'intento di misurare e valutare, con strumenti inconsueti, nel linguaggio e nella carta, bocconi e sapori. Non è solo un libro ma una guida e un salvacondotto: fra il cibo che scompare e quello che si perde nel passar del tempo, non dimentichiamo che senza letteratura, senza immaginario, poco o nulla rimane.
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