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Qui Ubaldi approfondisce alcuni presupposti essenziali per una corretta evoluzione della coscienza umana. Tra i temi trattati in maniera particolare ve ne sono alcuni di grande attualità: unità politica e religiosa, concetto sociale del potere, capitalismo e comunismo, medicina e salute, sessualità, e numerosi altri. Tale rinuncia, che è trascendimento, non annulla o svilisce l'essere umano, bensì lo sublima per renderlo partecipe della umanità tutta, quella che dovrà essere la Nuova Umanità
"Ad un certo grado di evoluzione l'io si spersonalizza e si fonde nell'umanità. È una immensa dilatazione di sé in tutti; sembra di perdersi, si conquista invece una più grande vita: essa è data dall'io impersonale che non può più perire. Non si concepisce più l'io aggressivo che combatte per vincere e schiacciare, perché gli altri sono diventati lui stesso. Non si concepisce invece se non l'io che ama, lotta e soffre per aiutare gli altri, perché egli è diventato essi stessi. Allora l'io separato muore, scompare, e si sente come proprio il dolore, la responsabilità, il travaglio di ascesa del mondo. È inutile ribellarsi a questa legge di vita che ad un dato momento del nostro cammino ci prende, come i giovani sono presi dall'amore. È la vita che vuole così ".
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