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L'uomo comune è dominato dai suoi pensieri, che invadono la sua mente sotto forma di ricordi, sensazioni, immagini, brandelli di emozioni e di ragionamenti. Si abbandona passivamente alle fluttuazioni del pensiero, che cambia direzione e velocità ad ogni momento, come una vela posseduta dal vento. L'uomo saggio ha le chiavi della propria mente. In essa i pensieri positivi sono ospiti ordinari. Sono banditi i pensieri che muovono vertici negativi, come quelli di paura, preoccupazione, ansia, agitazione, fretta e simili, tutti nemici della serenità dello spirito. L'uomo saggio sa che se riesce a far tacere il rumore delle cose, la parte migliore di sé fa sentire la sua voce...
Per cambiare la propria vita non basta sapere, non basta neppure conoscere. Si deve tradurre nella pratica ciò che si sa e ciò che si conosce. Praticare, cioè trasformare il sapere e la conoscenza nella pratica della vita e ciò che è più importante, anche se più arduo del solo sapere e del conoscere. Un libro che insegna a pensare, poiché la trasformazione dell'uomo dipende dai propri pensieri. Questo è un ideale per tutti, che non è facile da raggiungere tra i tanti richiami della materia, che distolgono la nostra attenzione dall'Alto; ma la padronanza costante sui nostri pensieri ci porterà a un risultato felice. D'altronde la regola è semplice: più i pensieri sono elevati, più la nostra vita sarà di ordine elevato. Questo libro insegna a chi non sa pensare a dirigere la propria mente.
Anche questo libro, come il precedente Le leggi del pensiero, nasce postumo; giunto all'Editore sotto forma di appunti è stato ordinato e curato da Vitaliano Bilotta. Il testo completa la visione evolutiva che Amedeo Rotondi (Amadeus Voldben) aveva della vita, e termina con alcuni capitoli dedicati al pensiero mistico, che per l'Autore era il fine ultimo a cui l'uomo tende attraverso la disciplina del pensiero.
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