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Come dai tredici tasti di un pianoforte è possibile generare suoni infiniti, così questo metodo di base, corrispondente alle funzioni fondamentali del cervello, può generare tante variazioni di competenza. Infatti, nella biosistemica, la parte “bio” si riferisce alla dinamica del cervello e del corpo totale, la parte “sistemica” fa riferimento alla complessità di sistemi e sottosistemi che sono attivati. Quindi la totalità della biosistemica è molto complessa. Ogni metodo di counseling porta in avanti questa nozione fondamentale: dalle difficoltà, dai problemi, dall’incertezza e dalla solitudine possono venire i nostri nuovi passi di rinnovamento e crescita. La biosistemica integra corpo e mente per favorire una nuova vitalità nella vita quotidiana.
La novità di questo libro sta nell'approccio al tema del counseling. Il counselor biosistematico può aiutare la donna oppressa, l'insegnante nella classe, la persona morente e la famiglia, l'educatore confuso davanti ad un adolescente rabbioso, il conduttore di una riunione di lavoro. Ancor più sorprendenti sono l'uso della biosistemica in piscina, integrato con il metodo watsu, e i principi della biosistemica che emergono nell'aikido in cui Toro e Uke (forza attiva e passiva) corrispondono al simpatico e al parasimpatico nella biosfera.
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