La recente scoperta della neurocardiologia è il cervello del cuore: un vero e proprio cervello che ha sede nell'organo cardiaco, dotato di circa 40.000 neuroni e di uno straordinario campo magnetico. Tre "cervelli" e tre circuiti che rappresentano globalmente tre stadi evolutivi della coscienza umana.
Il "combatti o fuggi" era perfetto per la sopravvivenza fisica dei nostri antenati; con l'apparizione della corteccia e lo sviluppo della natura mentale-emozionale ci si è ritrovati con due circuiti cerebrali "in concorrenza" tra loro: quello primitivo, dalle risposte veloci e poco accurate, e quello più evoluto, in grado di affrontare anche la sopravvivenza dell'ego.
Ora sta diventando più accessibile all'essere umano un nuovo circuito della coscienza, corrispondente al cervello del cuore e a un funzionamento "ottimale" un tempo appannaggio di pochi saggi particolarmente evoluti e ora a disposizione di molti.
La specie umana e l'individuo paiono giunti un "punto di biforcazione", ove il modello di coscienza precedente è in crisi e quello nuovo si annuncia del tutto diverso: un salto evolutivo senza precedenti.